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Commemorazione del 4 novembre
Il 4 Novembre del 1918, in base agli accordi firmati il giorno precedente a Villa Giusti, nei pressi di Padova, l’Impero Austro-Ungarico si arrendeva all’Italia, sancendo così la fine della Grande Guerra per il nostro Paese, che annovererà oltre 650.000 vittime tra i militari, oltre un milione tra i civili a causa di carestie, malnutrizione, malattie, bombardamenti e raid aerei e circa 600.000 tra i dispersi. Ancora oggi gli studiosi non sono concordi sui numeri dei caduti, vittime che chiedono, anche a distanza di un secolo, il nostro profondo rispetto e il sacro dovere della Memoria, in questo che è il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze armate. Una piccola rappresentanza dei nostri ragazzi di terza si è recata oggi alla Commemorazione presieduta dal Sindaco, presso il Monumento dei Caduti nella Villa Comunale, proprio per assolvere a questo importantissimo compito, leggendo lettere dei soldati dal fronte, poesie e riflessioni personali sulle devastazioni portate dalla guerra e sul fatto che la Costituzione Italiana, nata dalle macerie del successivo sanguinosissimo conflitto, ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Pertanto in un ideale abbraccio di coesione nazionale la nostra scuola fa proprie le parole del Presidente Mattarella al Ministro della Difesa Guerini: "Si ricordano quest'anno quattro importanti anniversari: 160 anni dell'Unità d'Italia, 150 anni di Roma Capitale, 100 anni del trasferimento al Vittoriano della salma del Soldato Ignoto, 75 anni di Repubblica. Momenti fondamentali della nostra storia che trovano espressione solenne il 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, all'Altare della Patria. In questo giorno il pensiero va a quanti hanno sofferto, sino all'estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un'Italia unita, indipendente, libera, democratica. L'intero popolo italiano guarda con sentimenti di commozione a tutte le vittime delle guerre. La loro memoria rappresenta il più profondo e sincero stimolo ad adempiere ai doveri di cittadini italiani ed europei".